martedì 23 aprile 2013

Come Dumas ha fatto recitare ai Marsigliesi la parte dei custodi


tratto da Comment j'ai fait jouer à Marseille le drame des «Forestiers»
23 marzo 1858, di Alexandre Dumas


      Ahimè, Mirabeau [1] è oggi più dimenticato al castello d'If di Kanaris in Grecia!
Chi è la causa di tale oblio? Il vostro servitore, che ha avuto la sventura di scrivere un romanzo in una dozzina di volumi intitolato Montecristo.
      Prima di essere stato Montecristo, Montecristo è stato Dantès. Ed ecco che la falsa leggenda prende il posto della storia vera; ecco che al castello d'If non si narra più della prigionia di Mirabeau, ma della fuga di Dantès.
      Già nel 1847, allorché feci mettere in scena il Montecristo in due giornate al Théâtre Historique, scrissi a Marsiglia per avere una veduta del castello d'If. 
Il disegno mi fu inviato con questo esergo: "Veduta del castello d'If, presa dal punto in cui Dantès fu gettato in mare"
      Da allora, la leggenda non ha fatto che accrescersi e arricchirsi. Un custode fa la sua fortuna al castello d'If in sei-sette anni e va in pensione con una rendita. Un giornale si è spinto ancora oltre: ha annunciato che uno di questi guardiani arricchiti in punto di morte mi aveva lasciato, in segno di riconoscenza, centomila franchi. 
      Tant'è che uno straniero, il custode, o meglio la custode, in un idioma spagnolo impossibile da comprendere, bisogna dargliene atto, mi raccontò tutta la storia di Dantès. Non mancava nulla, devo ammetterlo, non la galleria scavata da una segreta all'altra, né la morte di Faria, né la fuga del prigioniero. Erano state perfino tolte alcune pietre dal muro per rendere più verosimile la cosa. 
Uscendo diedi alla guardiana un attestato che certificava che tutta la storia era perfettamente conforme al romanzo.



[1]Il conte di Mirabeau (1749-1791) è stato uno scrittore e rivoluzionario. Nel 1774, per sottrarlo ai creditori, il padre lo fece rinchiudere nelle prigioni del castello d'If.



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